2010.01.19 ZenZero al Teatro dei Combattenti Acquasanta Terme

da "Il Corriere Adriatico" del 19.01.2010
"...L'appuntamento che si snoderà in una rappresentazione mattutina ad uso delle scuole locali e in un evento serale aperto a tutti è stato voluto ed incoraggiato dal Sindaco Barbara Capponi e dall'Assessore alla Cultura Francesco Amici. Si tratta di un concerto ideato e diretto dall'ascolano Marco Fazzini, incentrato su una impalcatura di dieci pezzi musicali composti su altrettanti testi poetici di vari autori. Lo spettacolo racconta per tutta la sua durata vari conflitti o zone di emergrnza nel mondo attraverso l'aiuto di immagini......I testi e i brani musicali insistono su vari aspetti della crisi mondiale contemporanea....sono presentati attraverso una recitazione che si avvale di una toccante sequenza musicale e visuale. I testi poetici a firma di grandi autori internazionali, fonte di ispirazione per i brani musicali e le immagini su un grande schermo, fungono da recitativi di raccordo fra un brano musicale e l'altro o intervengono su introduzioni o finali musicali.....La musica in questo programma è in gran parte inedita ed originale ed è sia preparata che improvvisata. In larga parte interpreta lo spirito dei testi poetici ma aggiunge anche la sua voce personale al Matching Forces (ZenZero con Gionni Di Clemente, Bruno Censori, Andrea De Santis e Marco Fazzini) così da innescare uno stretto dialogo tra codici e lanciare un messaggio lirico contro i troppi e troppo violenti conflitti in atto oggi nel mondo."
da "Il Resto del Carlino" del 20.01.2010
" Domani il Teatro dei Combattenti di Acquasanta ospiterà la performance No War :Guerra, No grazie! a cura del Matching Forces for Peace......Dieci i pezzi realizzati sulla scia di altrettanti componimenti poetici che commenteranno le drammatiche immagini provenienti da luoghi di guerra o paesi toccati da questo dramma.....i ventisei conflitti in atto nel mondo, determinati dalla corsa per le ricchezze del suolo e del sottosuolo, dagli integralismi razziali e religiosi e dalla spietata sete di affari nel campo degli armamenti, sono presentati attraverso una recitazione che si avvale di una toccante sequenza musicale e visuale....L'incrocio tra musica, immagini e poesia vuole esplorare nuovi spazi ed incitare ad una riflessione sul modo in cui molte volte vengono gestite le questioni di nazionalità, esclusivismo, integralismo, affari....lo spettacolo risulta essere un grido accorato per la pace e la tolleranza tra i popoli, suggerendo una dimensione sognante ma non utopica, un appello ad una pace tuttora possibile e realizzabile."
|
|